Cosa è l’APE? Acronimo di “Attestato di Prestazione Energetica”, è un dato che esprime le caratteristiche energetiche di un immobile, in particolare in riferimento all’energia per il riscaldamento che è la parte prevalente del consumo energetico. Questo dato è obbligatorio sia per la vendita che per la locazione dell’immobile. Chi acquista o affitta un immobile deve conoscere questo dato che inciderà nella spesa per la gestione dell’immobile stesso.

Il dato assume anche una valenza rispetto al costo dell’immobile e del canone di affitto poiché, evidentemente, un’APE elevato significa un immobile con alta dispersione termica,ossia un immobile di minor pregio rispetto ad un altro analogo ma con APE basso. Da non sottovalutare anche la scelta ecologica, la decisione di evitare il più possibile l’emissione in atmosfera, spingendo, quindi, i proprietari a mettere in atto miglioramenti sotto questo aspetto.

Quanto costa fare un APE?

Dipende da chi lo esegue e dall’immobile da valutare in questi termini ma il costo dipende anche dalla Regione in cui si trova l’immobile e ancora più nel dettaglio, dalla Provincia. In Italia si può considerare una forbice di costo tra i 120 e i 190 Euro per un immobile di 80 mq ma si sono verificati aumenti anche sostenuti nel corso del 2017 rispetto all’anno precedente.

Purtroppo ancora una volta ci troviamo di fronte ad una prescrizione di legge, non evitabile e come sempre quando la legge determina l’obbligo su un adempimento, si realizzano speculazioni, aumenti dei costi su cui i cittadini non hanno possibilità di incidere: prendere o lasciare ma lasciare non si può, quindi che alternativa resta? Sarebbe una bella cosa se, a fronte dell’introduzione di un obbligo da parte dello Stato verso i cittadini, lo stesso Stato provvedesse a determinare dei tetti di costo invalicabili, proprio a tutela dei cittadini stessi; purtroppo non è così, e tocca pagare.

Chi ha aumentato l’APE e chi no

Venezia, Perugia, Ancona non hanno registrato aumenti di costo dell’APE rispetto al 2016 ma non è così per la maggior parte degli altri casi che hanno visto aumenti generalizzato, il 24% in Emilia Romagna, il 30% in Basilicata, il 33% in Molise, intorno al 10-20% nelle altre Regioni ma bisogna anche, per fortuna, registrare dei cali di costo in Umbria, Marche e Veneto.

Nell’ambito di una stessa Regione, tuttavia, si registrano parecchie differenze tra le varie province, il caso del Veneto è significativo, in cui il costo medio regionale è calato mentre Venezia è una delle città italiane che non visto incrementi percentuali. Altrettanto significativo è il caso di Potenza, dove il rilascio dell’APE ha visto un incremento del 30% sul 2016 ma resta una delle città in cui il costo assoluto è più basso.

Abbiamo accennato all’obbligo dell’APE per la vendita e la locazione degli immobili ma la casistica include anche l’obbligo per gli immobili di nuova costruzione e in caso di ristrutturazioni importanti di primo e secondo grado come pure nella stipula di nuovi contratti di energia, di gestione di impianti termici e per tutti gli edifici della Pubblica Amministrazione.

Per ottenere l’APE occorre rivolgersi ad un professionista accreditato, un Certificatore Energetico iscritto nell’apposito registro presso la propria Regione. L’APE ha una validità massima di 10 anni ma la sua validità decade nel momento in cui vengano effettuati interventi significativi sull’immobile dal punto di vista energetico o se non vengono rispettate le scadenze di controlli sull’efficienza energetica previste dalla legge o, ancora, in cambio di destinazione d’uso dell’immobile. Se ancora non hai provveduto al rilascio dell’Attestazione energetica, provvedi, soprattutto se nelle tue intenzioni c’è la prospettiva di vendita o di locazione dell’immobile di tua proprietà.