Casa - MoviMondo.org https://www.movimondo.org/casa/ Notizie che movimentano il Mondo Mon, 22 Jul 2024 09:41:00 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.6.2 Un tavolo speciale: idee e consigli per l’allestimento degli sposi https://www.movimondo.org/un-tavolo-speciale-idee-e-consigli-per-lallestimento-degli-sposi/ Sat, 22 Jun 2024 06:00:29 +0000 https://www.movimondo.org/?p=389 Organizzare il matrimonio non è sicuramente semplice, le tantissime componenti che danno vita alla propria festa devono incatenarsi benissimo per garantire a festeggiati e ospiti un giorno indimenticabile. Tra i tanti elementi negli allestimenti eventi c’è anche il tavolo degli sposi, vero e proprio punto di riferimento per accentrare l’attenzione. Oggi vedremo alcune idee in […]

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Organizzare il matrimonio non è sicuramente semplice, le tantissime componenti che danno vita alla propria festa devono incatenarsi benissimo per garantire a festeggiati e ospiti un giorno indimenticabile. Tra i tanti elementi negli allestimenti eventi c’è anche il tavolo degli sposi, vero e proprio punto di riferimento per accentrare l’attenzione. Oggi vedremo alcune idee in merito al fine di ottenere i migliori risultati possibili.

L’importanza del tavolo degli sposi

Sebbene tutti i tavoli all’interno del proprio evento matrimoniale siano importanti, non vi è alcun dubbio sul fatto che il tavolo degli sposi rappresenti il ​​vero e proprio centro dell’attenzione del ricevimento. Questo è il luogo dove i festeggiati condividono il loro primo pasto come moglie e marito ed è fonte di tantissime fotografie. Allestire questo tavolo nel modo migliore richiede, quindi, tanta attenzione al dettaglio.

Idee per l’allestimento del tavolo degli sposi

Quando si desidera decorare il tavolo degli sposi le possibilità sono praticamente infinite, si può preferire un look classico ed elegante con candele e fiori freschi, oppure virare verso qualcosa di audace e moderno come piccole statue o nastri colorati.

Tra le idee più gettonate c’è sicuramente quella da inserire un centrotavola floreale, infatti, i fiori sono la scelta più popolare e riescono a decorare con grande sobrietà il bordo del tavolo.

Altre coppie preferiscono invece affidarsi alle candele, che aggiungono un tocco di romanticismo e creano un’atmosfera accogliente e intima. Anche se in questo caso specifico è consigliabile adottare tale soluzione in un evento serale e non pomeridiano. Si possono acquistare candele profumate e colorate, anche se si consiglia di optare per qualcosa che si abbini perfettamente allo stile del ristorante.

Se i fiori e le candele sono degli allestimenti molto soliti, non bisogna limitarsi a ciò, infatti, si possono anche personalizzare i tavoli in base alle proprie preferenze e allo stile dell’evento. Si possono aggiungere menu scritti a mano oppure dei segnaposto personalizzati capaci di attirare l’attenzione.

Consigli per l’allestimento del tavolo degli sposi

Più che le decorazioni in sé è importante definire quelli che sono i parametri da considerare per l’allestimento del tavolo; infatti, non vi sono delle regole precise da seguire, ma è opportuno non commettere errori banali.

Prima di tutto è consigliabile pianificare con grande anticipo il tavolo degli sposi, in modo da assicurarsi che il giorno del matrimonio non ci siano sorprese o ritardi. Gli esperti consigliano di allestire preventivamente il tavolo e di modificarlo se alcuni aspetti estetici non dovessero piacere alla coppia.

A ciò bisognerebbe aggiungere anche l’aiuto di un professionista, infatti, se non si hanno le competenze o semplicemente il tempo per realizzare un tavolo perfetto, un esperto potrebbe diventare una risorsa. In questo caso però è opportuno valutare il budget a disposizione, che inevitabilmente determinerà anche la qualità del lavoro offerto. Un professionista ha le competenze per creare un tavolo adatto allo stile del matrimonio e alle idee degli sposi.

Se però non si vuole investire in un professionista, oltre a pianificare in anticipo la creazione del tavolo degli sposi è altrettanto rilevante riflettere sulla personalità della coppia. Ogni tavolo dedicato agli sposi dovrebbe riflettere la personalità e lo stile delle due anime gemelle. Non bisogna aver paura di essere creativi ed esprimere la propria fantasia, il ricevimento di nozze, così come il tavolo deve essere la rappresentazione chiara delle idee e dei caratteri dei protagonisti.

L’allestimento del tavolo degli sposi è particolarmente importante, ma non semplicissimo. Pianificare in anticipo e con creatività permetterà agli sposi di creare un tavolo ricco di amore e indimenticabile, che sarà protagonista insieme agli sposi di fotografie perfette.

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Idee e ricette per il cenone di San Silvestro https://www.movimondo.org/idee-e-ricette-per-il-cenone-di-san-silvestro/ Thu, 23 May 2024 06:00:13 +0000 https://www.movimondo.org/?p=393 Il cenone di San Silvestro è certamente una delle occasioni speciali per riunire famiglia o amici e festeggiare insieme l’arrivo del nuovo anno. Molte persone in questa occasione preferiscono recarsi al ristorante, anche per evitare allestimenti casalinghi e per avere la possibilità di gustare ricette deliziose. Ecco una serie di ricette che si possono trovare […]

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Il cenone di San Silvestro è certamente una delle occasioni speciali per riunire famiglia o amici e festeggiare insieme l’arrivo del nuovo anno. Molte persone in questa occasione preferiscono recarsi al ristorante, anche per evitare allestimenti casalinghi e per avere la possibilità di gustare ricette deliziose. Ecco una serie di ricette che si possono trovare nei migliori ristoranti di Roma.

Le ricette della tradizione

Mangiare a Roma, sia in casa che al ristorante, vuol dire gustare i piatti tipici della tradizione, dalla pasta alla carbonara a quella cacio e pepe, ai saltimbocca alla romana, alla trippa, ai maritozzi. Per il cenone di San Silvestro al ristorante si possono trovare questi piatti nelle trattorie tipiche, ma normalmente gli chef si sbizzarriscono in menù maggiormente elaborati che iniziano con una serie di antipasti come le cozze gratinate, le cime di rapa ripassate in padella, il baccalà fritto e la mousse tonno e ricotta. Per quanto riguarda i primi piatti si va dalle crespelle gustose, agli spaghetti alla Montecristo ai paccheri cremosi con funghi. I secondi piatti che si trovano più frequentemente sono i gamberoni al sale oi calamari ripieni per quanto riguarda i piatti di pesce e il pollo al limone e l’arrosto mele e speck per quanto riguarda i piatti di carne. Tra i dolci il tortino di ricotta, il rotolo con crema di cioccolato bianco e le meringhe con mousse al caramello.

Le ricette di pesce

Secondo la tradizione nel menù del Cenone di San Silvestro devono essere presenti delle ricette di pesce, sicuramente più leggere, mentre nel pranzo di Capodanno ci si spinge di più verso la carne. Una ricetta di pesce facile ed allo stesso tempo insolita e gustosa per il cenone di San Silvestro è quella dei gamberi con salsa di lime e avocado, un antipasto che mette insieme anche un tocco di esotico. Uno dei tipi di gambero molto utilizzato sono le mazzancolle, le cui carni sono particolarmente pregiate e si abbinano bene alla voluttuosità della salsa. Sempre con i gamberi è possibile preparare anche la “tartare” un antipasto veramente sfizioso. Un primo piatto di pesce raffinato ed allo stesso tempo gustoso per il cenone di San Silvestro è il risotto ai frutti di mare, che si prepara abbastanza facilmente, ma che deve essere realizzato con materia prima freschissima, come cozze, vongole, seppie e gamberi. Per questa ricetta sono immancabili il prezzemolo tritato e la scorzetta di limone, che vengono aggiunti nella fase di mantecatura. Tra i secondi, una delle ricette classiche, che sposa benissimo il pesce con le verdure è l’orata al forno con pomodorini e patate. Anche questo piatto abbina una grande bontà alla facilità di preparazione, con la delicatezza del sapore dell’orata esaltata dalla cottura in forma. Una delle ricette più classiche tra i secondi di pesce è il polpo con patate, che in alcuni casi viene servito, in porzioni ridotte, come antipasto.

Le ricette di carne

Uno degli antipasti classici in un menù a base di carne è rappresentato dai “vol-au-vent” cestini di pasta sfoglia che vengono cotti in forno e successivamente farciti con mousse o creme, sia di verdure che di carne e che sono davvero graditi. Un’altra ricetta di antipasto sfiziosa e interessante è quella delle tartine finger food, con polenta e cotechino. Un antipasto rustico è lo strudel di funghi con scamorza e porcini. I funghi sono protagonisti anche per quanto riguarda i primi piatti con le lasagne ai funghi, tipico piatto autunnale, preparato con sfoglia fresca. Un primo originale per il menù del Cenone di San Silvestro sono anche i ravioli cremosi al cotechino, altro prodotto che si trova in tutti i tipi di piatti, dall’antipasto al secondo, dove viene servito con le lenticchie o nella versione in crosta. Un secondo piatto facile da preparare e molto gustoso è l’arrosto di manzo alle erbe.

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Cinque consigli per comprare una casa a Milano https://www.movimondo.org/cinque-consigli-per-comprare-una-casa-a-milano/ Tue, 18 Apr 2023 08:09:35 +0000 https://www.movimondo.org/?p=316 La città di Milano è sicuramente il sogno di tantissime persone che vogliono trovare un luogo in cui vivere, investire o, semplicemente, una realtà con la quale rapportarsi dal punto di vista economico e lavorativo; tuttavia, si tratta anche del luogo italiano più difficile da scegliere per quanto riguarda la realtà del mercato immobiliare, dal […]

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La città di Milano è sicuramente il sogno di tantissime persone che vogliono trovare un luogo in cui vivere, investire o, semplicemente, una realtà con la quale rapportarsi dal punto di vista economico e lavorativo; tuttavia, si tratta anche del luogo italiano più difficile da scegliere per quanto riguarda la realtà del mercato immobiliare, dal momento che acquistare una casa a Milano non è certamente semplice.

Per questo motivo, al fine di comprendere tutto ciò che c’è da sapere a proposito di come acquistare una casa a Milano, è importante sottolineare alcuni consigli da seguire in tal senso.

Valutare la situazione del mercato immobiliare a Milano

Il primo consiglio da seguire, a proposito di come acquistare una casa a Milano, cercando anche di non pagare dei sovrapprezzi che non erano assolutamente previsti, riguarda la valutazione della situazione del mercato immobiliare all’interno della città; naturalmente, per fare ciò, non bisognerà procedere in maniera casuale, ma affidandosi a professionisti ed esperti nel settore immobiliare, che permetteranno anche di effettuare una valutare la situazione in base alle zone specifiche, ai quartieri e ad altre componenti utili, soprattutto nella dinamica degli investimenti.

Se hai bisogno di un riferimento utile in tal senso, scopri le novità di oikia.it per sapere come agire, dove conviene maggiormente acquistare e tutto ciò che c’è da sapere a tal proposito.

La scelta dei migliori quartieri di Milano

È ovvio che, quando si tratta di scegliere una casa all’interno della città di Milano, la considerazione fondamentale debba basarsi sulla valutazione dei quartieri, per cui vale sia il discorso che precedentemente si offriva, a proposito della situazione immobiliare, sia tante altre componenti che saranno oggetto di una successiva considerazione nel dettaglio. I migliori quartieri di Milano possono essere oggetto di analisi sotto tutti i punti di vista: che si guardi al turismo, alla qualità della vita, alla sicurezza per strada, alle opportunità dal punto di vista ricreativo, sono numerosi i parametri che possono essere alla base della propria scelta e che permetteranno, di conseguenza, di scegliere guardando alla mappa completa della città di Milano.

Scegliere una casa prossima ai mezzi di trasporto pubblico

Un altro parametro da valutare attentamente, quando si tratta di comprare una casa a Milano, riguarda la prossimità ai mezzi di trasporto; Milano è una città che spicca sotto tutti i punti di vista, ma non si può certo dire che sia semplice spostarsi con i mezzi di trasporto privati, soprattutto per la difficile situazione dei parcheggi. Per questo motivo, è importante capire quali e quanti mezzi di trasporto pubblico sono disponibili all’interno della città in questione, scegliendo anche una casa che può offrire riferimenti immediati sotto questo punto di vista.

Scegliere in base alla sicurezza dei quartieri

Per quanto possa apparire un discorso generalizzante e superficiale, è importante sottolineare che non tutte le zone di una determinata città sono sicure. Soprattutto all’interno delle grandi metropoli, dove vivono milioni e milioni di persone, esiste una mappa immensa, caratterizzata anche dalle periferie e dalla città metropolitana: per questo motivo, alcune zone potrebbero essere tutt’altro che sicure, soprattutto in termini di vita e di investimento, dunque acquistare una casa in quelle zone potrebbe non essere un affare.

Valutare la condizione di investimento

Un ultimo consiglio da seguire, a proposito di tutto ciò che c’è da sapere a proposito di come comprare una casa a Milano, riguarda la valutazione delle condizioni di investimento. Ovviamente, in molti acquistando una casa non tanto per viverci, quanto più per affittarla o inserirla all’interno di siti che si occupano di turismo: in quei casi, sarà importante affidarsi ad un professionista per una valutazione del territorio, della zona, della sicurezza e di tante altre componenti nel dettaglio.

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Quanto costa una progettazione d’interni? https://www.movimondo.org/quanto-costa-una-progettazione-dinterni/ Thu, 06 Oct 2022 06:05:37 +0000 https://www.movimondo.org/?p=283 I cambiamenti, indecentemente dalla loro natura, si sa, non sono mai facili. Questo è ancora più vero quando si parla delle proprie case: un trasloco, una ristrutturazione o anche un semplice restyling è un evento sempre molto complicato da gestire e da affrontare. Per qualunque operazione di questo tipo, il primo, importantissimo step da cui […]

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I cambiamenti, indecentemente dalla loro natura, si sa, non sono mai facili. Questo è ancora più vero quando si parla delle proprie case: un trasloco, una ristrutturazione o anche un semplice restyling è un evento sempre molto complicato da gestire e da affrontare.

Per qualunque operazione di questo tipo, il primo, importantissimo step da cui partire è una buona progettazione d’interni.
Come ottimamente riportato dal sito della Treccani si definisce interior design tutto quell’insieme di attività che si occupa della qualità e della funzionalità, estetica e tecnica, degli spazi interni. A ricoprire questo delicato ruolo è la figura professionale dell’interior designer, che viene spesso erroneamente associata a quella dell’arredatore che ha invece compiti ben più specifici e più circoscritti per l’appunto al semplice arredamento.

Ma quanto costa dunque, in media, un buon progetto di interior design? Ad influenzare il costo intervengono vari fattori ma in linea di massima è possibile individuare nel metraggio complessivo l’indicatore principale per potersi orientare sul mercato della progettazione d’interni.
Supponiamo quindi che il vostro progetto riguardi una casa o comunque un interno di circa 90 mq, in questo caso il prezzo oscillerebbe tra i 5000 e i 15000 euro, a seconda anche dall’abilità e del livello del vostro interior designer. Per 140 mq, i costi salirebbero invece da un minimo di circa 6500 euro ad un massimo di 19000 euro. Se si dovesse salire invece ad un metraggio di 180 mq, il preventivo partirebbe da un minimo di circa 9000 euro per poter arrivare anche ad un tetto massimo di 25000 euro.

Il delta abbastanza ampio in termini di costi per ogni diverso metraggio è dettato dal fatto che ovviamente a influenzare la spesa c’è anche lo stile che si sceglie in fase di progettazione dal momento che, come facilmente intuibile, uno stile che preveda un arredamento di lusso è più costoso di uno che invece sia orientato sui mobili che si possono reperire nei grandi mobilifici o in generale nei negozi.
Un design particolarmente apprezzato, soprattutto per la sua spiccata originalità è quello detto Boho Chic.

Quello Boho chic è, in poche parole, un particolare stile design che permette attraverso l’utilizzo di mobili e pezzi unici molto colorati e particolari di trasmettere già dal primo impatto la personalità e la vita della casa e dei suoi abitanti ai suoi visitatori. Inoltre si tratta di uno stile di progettazione d’interni che permette di avere costi e spese relativamente contenuti, senza però lesinare sull’estetica e sulla qualità dei mobili e degli oggetti d’arredamento.

Come si può facilmente intuire, quella dell’interior designer è dunque una professione estremamente stimolante e ben remunerata. Questa figura professionale necessita di un bagaglio di competenze e conoscenze ben specifiche ma, contrariamente a quanto si crede, non è necessaria una laurea in architettura. Quello che serve in maniera imprescindibile è: la capacità di utilizzare al meglio i programmi di progettazione e rendering 3D in concomitanza con competenze e specializzazioni proprie riguardanti l’arredamento e il mondo degli accessori e complimenti d’interni. Per un buon interior designer è inoltre fondamentale essere molto abile nel disegno tecnico con il quale deve essere in grado di offrire ai propri clienti un vero e proprio tour di quella che sarà poi la casa o l’ambiente una volta realizzato il progetto preventivato.
Un’ottima idea per iniziare la propria formazione in questo ambito professionale è quella di frequentare un corso di interior design come quello erogato dal centro di formazione professionale MAC Formazione.
Questo corso fornirà ai suoi partecipanti tutti gli strumenti e le competenze per ricoprire con proficuità il ruolo di interior designer.

Inoltre al termine del percorso formativo, tutti gli iscritti riceveranno un attestato di frequenza numerato e personale con certificazione ente ISO valido in tutta Europa. Un’opportunità unica per iniziare il proprio percorso professionale in un settore estremamente stimolante ed in una netta e continua crescita.

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Corso antincendio – tutte le informazioni che devi sapere https://www.movimondo.org/corso-antincendio-tutte-le-informazioni-che-devi-sapere/ Mon, 04 Jul 2022 06:14:31 +0000 https://www.movimondo.org/?p=265 Garantire l’incolumità e la sicurezza in azienda su tutti i dipendenti rappresenta l’aspetto principale e assoluto di ogni Datore di Lavoro. Per assicurare tale condizione il Datore di Lavoro deve obbligatoriamente scegliere, in base alla legge, precisamente secondo quanto indicato dall’articolo 43 del Decreto Legislativo 81/2008, una o più figure tra cui dipendenti dell’attività, al […]

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Garantire l’incolumità e la sicurezza in azienda su tutti i dipendenti rappresenta l’aspetto principale e assoluto di ogni Datore di Lavoro.

Per assicurare tale condizione il Datore di Lavoro deve obbligatoriamente scegliere, in base alla legge, precisamente secondo quanto indicato dall’articolo 43 del Decreto Legislativo 81/2008, una o più figure tra cui dipendenti dell’attività, al fine di incaricarli ad agire in caso di incendi.

Attraverso i comportamenti corretti gli addetti antincendio garantiranno la sicurezza di tutti coloro presenti in azienda tramite l’esecuzione delle direttive che riguardano nello specifico la prevenzione incendi e l’organizzazione delle situazioni di emergenza.

Corso antincendio – Informazioni generali

In linea generale, la normativa imposta dalla legge in caso di incendi, che avvengono nella struttura aziendale, stabilisce che tutti i dipendenti che sono stati scelti dal Datore di Lavoro e che fanno parte della squadre antincendio in casi di emergenza, hanno il dovere di seguire un corso specifico ottenendo di conseguenza una formazione completa al fine di sapere come comportarsi anche in episodi in preda al panico.

Il corso specifico che occorre seguire in questo caso è il Corso Antincendio di importante calibro a seconda del grado di pericolo presentato nella struttura aziendale.

Corso antincendio – Livelli di pericolo

Durante il Corso Antincendio si affronteranno gli argomenti inerenti alle situazioni in azienda di incendi, che possono classificarsi in base alla tipologia, ossia il rischio può distinguersi in: basso, medio o elevato.

Per di più, in base a quanto stabilito dalla legge, è bene sapere che ciascun incaricato alle squadre antincendio ha il compito di eseguire un corso antincendio di aggiornamento, questo percorso deve svolgersi inoltre in maniera periodica al fine di mantenere il livello di preparazione al massimo.

Il corso antincendio include oltre alla conoscenza completa del tema incendio anche i test pratici.

Temi affrontati durante il corso antincendio

I corsi antincendio cambiano in base alla durata, alla progettazione e a seconda del pericolo antincendio che può essere di basso, medio o alto livello.

In linea generale la categoria del pericolo in caso di incendi in azienda varia da quella ipotizzata per quanto riguarda il pericolo dell’incolumità e della sicurezza dell’attività, dove di conseguenza si fonda il percorso formativo per i dipendenti e cambia anche in base all’ordinamento per il primo soccorso basilare.

Inoltre, il pericolo che viene classificato per quanto riguarda la certezza e la sicurezza in azienda segue i principi dei codici ATECO.

Invece, l’ordinamento per il corso di Primo Soccorso per i gruppi classificati come A, B e C, è definito a seconda della mansione dell’attività e in base all’indice INAIL sotto il punto di vista delle tariffe vigenti.

Durata del corso antincendio

Per quanto riguarda la durata del corso antincendio, è importante sapere che varia a seconda della categoria del pericolo che si verifica in attività, in base a quanto imposto dalla legge.

Nel dettaglio per quanto riguarda la preparazione degli incaricati a rischio basso, il corso antincendio avrà una durata di circa 4 ore, mentre nel caso in cui il pericolo di incendio è classificato come basso la durata sarà di 8 ore e per gli incendi a rischio alto di 16 ore.

Per ottenere la certificazione in corrispondenza a quanto stabilito dalla normativa, specificamente dal Decreto Legislativo 81/01, è fondamentale seguire un minimo di ore che ricoprono almeno il 90% di quelle incluse dal corso di formazione. Infine, occorre superare un esame che segna la fine del corso di preparazione.

Una volta completato il corso di formazione, è necessario seguire i corsi di aggiornamento che prevedono almeno un rinnovo di cinque anni.

Informazioni sul corsto antincendio tratte da: https://www.gdmsanita.it/corso-antincendio-torino.php

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Rum: come viene prodotto e quale tipo scegliere https://www.movimondo.org/rum-come-viene-prodotto-e-quale-tipo-scegliere/ Tue, 15 Mar 2022 07:07:01 +0000 https://www.movimondo.org/?p=254 Può capitare che, nell’organizzare una cena tra amici o di lavoro, si voglia concludere la serata con un bel bicchierino di rum. La domanda più frequente in questi casi, però, è la seguente: quale tipologia scegliere tra le tante che vengono proposte in commercio e sugli scaffali dei supermercati? Certamente, la cosa migliore da fare […]

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Può capitare che, nell’organizzare una cena tra amici o di lavoro, si voglia concludere la serata con un bel bicchierino di rum. La domanda più frequente in questi casi, però, è la seguente: quale tipologia scegliere tra le tante che vengono proposte in commercio e sugli scaffali dei supermercati?

Certamente, la cosa migliore da fare è quella di puntare sempre su un rum di alta qualità: in questo modo non si sbaglia mai. Ecco, in ogni caso, una serie di utilissime indicazioni e di suggerimenti per capire come si deve scegliere una simile bevanda in base a differenti esigenze e preferenze.

La produzione del rum

La prima cosa da conoscere è relativa alle modalità con cui si provvede alla produzione del rum. Il primo passo è quello di tritare la canna da zucchero, che successivamente subisce un processo di fermentazione, usando dei ceppi di lieviti che vengono scelti dalla distilleria. In seguito, ecco che il liquido che viene ottenuto subisce un processo di filtratura e vengono eliminati tutti i vari scarti, non solamente quelli solidi, ma pure quelli di natura liquida. Ecco che, a questo punto, ha finalmente l’inizio l’attività di distillazione.

Le principali tipologie di rum

La produzione del rum può avvenire con il succo, oppure con altri prodotti, come ad esempio il miele piuttosto che la melassa relativa alla canna da zucchero. Il succo viene ricavato spremendo la canna da zucchero, il miele si ottiene tramite la riduzione del succo, esposto ad elevate temperature, mentre per poter ottenere la melassa serve prima la riduzione e la centrifuga del succo, provvedendo per all’aggiunta dei solfiti, che sono semplicemente dei conservanti. Non c’è un tipo di rum migliore degli altri, ma tutto varia in base a quelle che sono le preferenze di ogni singolo consumatore.

Grazie all’uso del succo ottenuto dalla canna da zucchero, si può ricavare un rum che presenta delle sfumature tipicamente erbacee. In questo caso, si suole parlare di rum tipicamente agricoli, che si caratterizzano per avere un orientamento francese. Invece, a partire dal miele e dalla melassa, si possono ottenere dei rum dal sapore leggermente più dolce e con delle sfumature di caramello. In questi ultimi casi, si è soliti parlare di orientamento inglese oppure spagnolo. Tra i vari tipi di rum, quindi, intercorrono delle differenze non solo dal punto di vista organolettico, ma anche sotto il profilo culturale.

Alcuni consigli in fase di scelta del rum

Come si può facilmente intuire, la scelta della tipologia di rum da comprare dipende esclusivamente dalle proprie preferenze. Per un primo acquisto, però, si suggerisce di optare, nella maggior parte dei casi, per un rum che presenta un orientamento inglese oppure spagnolo. Ad esempio, si potrebbe trattare di un rum Barbados oppure Trinidad, dal momento che l’approccio è decisamente più semplice, visto che si tratta in sostanza di prodotti classici.

Un’altra differenza di cui tener conto in fase di scelta è quella tra rum bianchi e rum scuri. Si tratta di una suddivisione decisamente importante. Infatti, i rum bianchi possono essere realizzati usando diversi tipi di materie prime e non sono oggetto di un lungo processo di invecchiamento, a parte qualche eccezione, come può essere il Rum Diplomatico Planas. Quest’ultimo, infatti, è un rum bianco, anche se deve affrontare un processo di invecchiamento di ben sei anni. La colorazione deriva dal filtraggio del carbone, che va a togliere il colore tradizionale legato all’affinamento in legno, in maniera tale da renderlo adatto per le varie operazioni di miscelazione. I rum bianchi e tradizionali, nella maggior parte dei casi, presentano un livello di freschezza maggiore e presentano decisamente dal sapore più fruttato.

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Cosa fare se si subisce un furto https://www.movimondo.org/cosa-fare-se-si-subisce-un-furto/ Wed, 23 Feb 2022 20:52:40 +0000 https://www.movimondo.org/?p=247 Subire un furto è senza alcun dubbio un’esperienza traumatica, che oltre ai danni economici prevede anche strascichi emotivi da non sottovalutare. Per questo, è bene cercare di scoraggiare i ladri mettendo a punto alcuni accorgimenti che possono farli desistere dall’introdursi nella nostra casa, ma se ciò non dovesse bastare, bisogna anche sapere come comportarsi una […]

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Subire un furto è senza alcun dubbio un’esperienza traumatica, che oltre ai danni economici prevede anche strascichi emotivi da non sottovalutare. Per questo, è bene cercare di scoraggiare i ladri mettendo a punto alcuni accorgimenti che possono farli desistere dall’introdursi nella nostra casa, ma se ciò non dovesse bastare, bisogna anche sapere come comportarsi una volta scoperto il furto.

Come prevenire i furti in casa

Per prevenire i furti nelle nostre case ci sono diversi sistemi che possiamo adottare per proteggerci. Innanzitutto, è sempre bene non lasciare la casa incustodita mentre persone esterne stanno lavorando all’interno, oppure mentre stiamo lavorando in giardino e siamo concentrati interamente su quello.

Una cosa molto consigliata è quella di installare un sistema di allarme all’interno e all’esterno dell’abitazione, un deterrente fondamentale per i ladri. Inoltre, un sistema di allarme non va attivato solamente quando si lascia la propria casa per periodi lunghi, ad esempio per andare in vacanza, ma anche quando ci si assenta per poche ore e durante la notte, per dormire sonni tranquilli.

La maggior parte dei ladri cerca oggetti preziosi in oro, facili da rivendere per ottenere immediatamente il corrispettivo in contanti. È quindi consigliato tenere oggetti di valore protetti da una cassaforte: trattandosi di sistemi complessi da scassinare e per cui serve un certo tempo, per paura di essere scoperti i ladri non perderanno tempo nel cercare di aprire la cassaforte.

Per quanto riguarda l’automobile, quando è possibile è meglio tenerla in un garage o un box auto chiuso a chiave, facendo attenzione a non lasciare le chiavi e il libretto di circolazione in luoghi dove possono essere rubati, come nel garage stesso o in una taverna, ma avere sempre cura di riporli in un luogo sicuro.

Cosa fare quando si subisce un furto

Ma cosa fare se questi sistemi non funzionano e i ladri entrano comunque in casa nostra?

Se torniamo a casa e vediamo porte o finestre aperte, che eravamo certi di aver chiuso, non dobbiamo entrare in casa, ma dobbiamo immediatamente chiamare le forze dell’ordine. Il ladro potrebbe essere ancora in casa, e azioni avventate da parte nostra potrebbero scatenare reazioni nei delinquenti che possono avere conseguenze tragiche.

Anche se i ladri hanno già lasciato la nostra casa, è bene non toccare nulla fino all’arrivo delle forze dell’ordine e dei periti assicurativi, in modo da non inquinare nessuna prova e poter ricevere il rimborso previsto dall’assicurazione che abbiamo stipulato. Per quanto difficile, sarà necessario mantenere la lucidità e descrivere agli agenti nel modo più accurato possibile la dinamica dell’accaduto. Una volta raccolte le prove, sarà necessario controllare puntualmente quali oggetti mancano, e descriverli accuratamente, anche con l’aiuto di fotografie in cui compaiono, specialmente se si tratta di gioielli.

Una volta che sono state raccolte le prove necessarie ed è stata sporta denuncia di furto, dobbiamo rimettere in sicurezza tempestivamente la nostra casa. Anche se raramente i ladri tornano più volte nella stessa casa, è meglio attrezzarsi per evitare qualsiasi altra effrazione. Se porte o finestre sono state scassinate o scardinate, sarà necessario l’aiuto di un fabbro a Torino urgente per cambiare le serrature e riparare i danni.

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Conoscere la professione del fabbro https://www.movimondo.org/conoscere-la-professione-del-fabbro/ Mon, 02 Nov 2020 19:48:10 +0000 https://www.movimondo.org/?p=221 Sarà capitato a tutti di ricorrere all’intervento di un fabbro per la riparazione di serrature difettose o per la realizzazione di oggetti personalizzati. Il fabbro è infatti una figura professionale che crea oggetti di metallo, utilizzando per tale scopo utensili specifici. Andando indietro nel tempo, scopriamo che dopo la rivoluzione industriale la presenza di fabbri […]

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Sarà capitato a tutti di ricorrere all’intervento di un fabbro per la riparazione di serrature difettose o per la realizzazione di oggetti personalizzati. Il fabbro è infatti una figura professionale che crea oggetti di metallo, utilizzando per tale scopo utensili specifici. Andando indietro nel tempo, scopriamo che dopo la rivoluzione industriale la presenza di fabbri si è notevolmente ridotta, a causa del sopravvento delle tecniche di produzione di massa. Tale figura, come il noto fabbro a Serengo, torna nuovamente in primo piano con la forgiatura dell’acciaio inossidabile.

Come lavorare i metalli

Abbiamo detto che il compito principale del fabbro è la lavorazione dei metalli. Il metallo viene per prima cosa riscaldato, portandolo a raggiungere una temperatura incandescente. Il riscaldamento del metallo avviene utilizzando la forgia. Per riscaldare il metallo in punti specifici, si può ricorrere all’utilizzo della fiamma ossidrica o ossi-acetilenica. Successivamente, il metallo viene sottoposto alla lavorazione ed è proprio l’alta temperatura che facilita la sua modellazione e forgiatura.

Il colore che assume il metallo durante la lavorazione è un indice della sua temperature: man mano che la temperatura e si alza e il metallo si riscalda, il colore diventa rosso, poi arancione, poi giallo e infine bianco. È ideale eseguire le operazioni di forgiatura quando il metallo è di colore arancione o giallo. Molti fabbri lavorano in ambienti bui per evitare che la luce esterna o la luce artificiale possono creare distorsioni ottiche e alterare la percezione del colore del metallo.

Quali sono le tecniche di lavorazione utilizzate dal fabbro

La Forgiatura: questa tecnica, denominata anche facinatura, consente di plasmare e deformare il metallo in base alla forma che gli si vuole dare. Nella forgiatura non è prevista l’asportazione di parti di metallo, ma solo la loro lavorazione e modellazione. È possibile individuare quattro tecniche principali di forgiatura: la trazione, la piegatura, la compressione e la punzonatura. Vediamo nel dettaglio. La Trazione: sulla base di uno dei tre assi, il metallo viene stirato in modo che le dimensioni degli assi ortogonali siano inferiore alle dimensioni dell’asse di trazione. In questo modo si può aumentare la larghezza del metallo e ridurre la lunghezza, o viceversa aumentare la lunghezza e ridurre la larghezza. Per la trazione, vengono utilizzati solitamente l’incudine e il martello.

La Piegatura: tecnica molto semplice che consiste nel piegare il metallo in base alla forma che gli si vuole dare. Per realizzare la piegatura, occorrono incudine e martello. La procedura classica di piegatura consiste nel posizionare il pezzo di metallo che si vuole lavorare nell’incudine portandolo ad un’alta temperatura: il metallo deve essere posizionato in modo che una parte sia appoggiata all’incudine e una parte fuoriesca. Nella parte di metallo che fuoriesce occorre intervenire con il martello e dare dei colpi per incurvare il metallo.

La Compressione: questa tecnica consiste nel comprimere il metallo riducendo le sue dimensioni longitudinali a favore delle altre due. Per fare questo, occorre premere il metallo indietro contro sé stesso, riducendone la lunghezza totale. La Punzonatura: tale tecnica permette di creare un foro nel metallo sottoposto alla lavorazione. Per mezzo di un punzone, vengono creati dei fori, dei tagli e delle incisioni. Per le sue finalità, questa tecnica è usata principalmente per scopi decorativi. Occorre infine precisare che, per realizzare un oggetto, il passaggio finale ma non meno importante è quello della saldatura, che permette di assembrare i pezzi di metalli e realizzare l’oggetto finale.

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Boho chic, arredamento bohemian come stile di vita https://www.movimondo.org/boho-chic-arredamento-bohemian-come-stile-di-vita/ Mon, 24 Feb 2020 07:00:58 +0000 http://www.movimondo.org/?p=197 Uno stile molto chic ma che punta sul vintage con influenze arabeggianti, etniche e nordiche: su www.arredamentopari.com si possono trovare mobili e complementi di arredo che stiano bene con il design Boho chic? Boho-chic, origini e storia Lo stile boho chic è un accostamento di due termini: boho, abbreviazione di bohemian e chic, parola francese […]

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Uno stile molto chic ma che punta sul vintage con influenze arabeggianti, etniche e nordiche: su www.arredamentopari.com si possono trovare mobili e complementi di arredo che stiano bene con il design Boho chic?

Boho-chic, origini e storia

Lo stile boho chic è un accostamento di due termini: boho, abbreviazione di bohemian e chic, parola francese sinonimo di eleganza. Lo stile di vita Bohemien è sempre stato associato a creativi e intellettuali ai margini delle strutture sociali e estremamente anticonformisti, mentre boho riferisce allo stile di vita degli artisti del XIX secolo. Le due parole insieme, appunto boho chic, viene usato nei primi anni 2000 riferito alla moda, per poi arrivare anche nell’ambito dell’arredamento.

Per capire questo stile, bisogna orientarsi sulle caratteristiche dello stile di abbigliamento legato al mondo degli Hippy e degli Anni 70, tornato in auge agli inizi degli anni Duemila grazie all’adozione di questo modo di specifici outfit da parte di attrici e modelle, alcune tra tutte Sienna Miller e Kate Moss. Questi ultimi richiamavano i grandi festival musicali di Woodstock per approdare al più recente Coachella in California, dove il Boho è il padrone assoluto.

Il termine Bohèmien deriva dal francese e significa zingaro, anche se la parola vera e propria proviene dall’errata credenza seconda la quale i gitani provenivano dalla Boemia, in Repubblica Ceca.

Boho  potrebbe anche essere l’abbreviazione dell’ espressione “bourgeois bohémien”, coniata dal giornalista americano David Brooks per definire quel segmento di consumatori che non badano a spese e sono molto attenti a temi come l’ecologia e i diritti umani e allo stesso tempo sono grandi appassionati di arte, unendo il consumismo alla cura dell’anima.

Nel lontano 800, questa parola era usata per definire tutti i viaggiatori europei che si dedicavano ad una vita di ozi, senza particolari obiettivi, in cui la sola arte e il solo girovagare erano le occupazioni primarie. Erano sovversivi e non amavano le costrizioni: è forse questo uno dei motivi per cui questa voglia di liberarsi da una società opprimente viene espressa nell’abbigliamento. I pezzi che non possono mancare in una casa boho chic sono un pouf etnico, dei divani comodi, dei cuscini con varie stampe, dei tappeti, degli accessori vintage, Patchwork  e piante disseminate ovunque in casa.

Stile Boho-chic, caratteristiche principali

Il Boho style nell’abbigliamento è caratterizzato da tessuti morbidi, colorati e leggeri, di solito oversize di cardigan e gonne, pantaloni a zampa di elefante, gilet di pelle, pellicce, lacci frange e ogni vestito a linee morbide. Sono degne di nota le fantasie colorate, i fiori, le lavorazioni tessili all’uncinetto e il denim: l’icona di stile è da ritrovarsi nella camicia in jeans e nei crop top, le piccole canotte corte in cui si intravede il ventre scoperto.

Anche gli accessori sono particolarmente interessanti, in quanto si tratta di scarpe basse e come i sandali alla schiava per l’estate e stivaletto camperos per l’inverno, perfetti poi se indossati in abbinamento ad un abitino corto in primavera ed autunno. Altri accessori importanti sono le cinture di pelle, i cappelli e le fasce colorate per i capelli, i quali sono raccolti in trecce o lasciati morbidi, specialmente se sono mossi e danno un effetto spettinato.

Non si lesinava nell’indossare gioielli, anelli, pietre e bracciali tutti quanti insieme. Di sicuro, non esisteva la paura di esagerare, bastava  solamente prediligere materiali naturali come legno, pietre dure, argento e pelle. Occhiali da sole grandi e hobo bags, cadenti e spaziose completavano gli outfit.

Lo stile boho chic nell’arredamento è  un mix di un insieme di altri stili dal Far West e dal movimento hippy, dallo stile etnico, che va dall’Africa all’India passando anche per il Marocco, e da quello nordico. Si tratta di un design veramente molto originale e personale, pieno di colori e finiture diverse, tanto verde e pezzi unici. La nascita di questo stile che poi dalla moda è passato a influenzare il lifestyle in senso lato e dunque anche l’arredamento.

Come arredare Boho-chic

Una cosa fondamentale dello stile boho chic è proprio un mix equilibrato tra il vecchio e il nuovo. Gli spazi sono sempre pieni zeppi di arredi, oggetti, arte e luci sia vintage, sia moderni. Ogni spazio deve raccontare la storia di chi ci vive dentro attraverso la scelta di pezzi unici. Non a caso, le case Boho chic non si assomigliano mai tra di loro, in quanto l’utilizzo di molti pezzi vintage unici fa si che ogni casa abbia un suo timbro e stile.

Per questo motivo, questo design viene particolarmente apprezzato. Altra dritta per arredare in stile è il riciclo creativo. Significa che si devono esplorare scantinati, cantine e garage per donare una nuova vita e funzione a oggetti e arredi vintage. Il consiglio è di non avere fretta, in quanto una casa con arredi Boho chic è in perenne sviluppo e, diciamolo pure: scovare pezzi introvabili di epoche passate è forse l’aspetto più divertente dell’arredare in questo stile e, ovviamente, quello che renderà lo spazio assolutamente unico.

Altra caratteristica di questo design è il colore che esplode ovunque. Le case in questo stile sono sempre molto colorate dai mobili, al tessile a oggetti decorativi. La palette di colori è sempre molto calda, in quanto si utilizzano a piene mani sfumature di rosso, arancione, viola e blu. Proprio perché le sue origini raccontano storie di poeti e hippie il richiamo alla natura è ostentato tramite i colori che caratterizzano questo stile.

Una delle cose forse più particolari dello stile Boho chic è il tessile, visto che i pattern richiamano moltissimo paesi come il Marocco e l’India, luoghi in cui i colori caldi e le forme geometriche sono la normalità. Oltre a questi toni caldi, le case sono sempre molto green. Le piante fanno parte dell’arredamento obbligatoriamente, in quanto aiutano a creare una sensazione di ambiente caldo e un po’ hippie.

Le piante non devono essere solo elementi decorativi, bensì possono diventare veri e proprio pezzi d’arredamento, ad esempio usate come separé. Si usano i colori della Natura a piene mani, soprattutto le sfumature del marrone del legno e il verde delle piante, contornati da oggetti e mobili di antiquariato che possono all’occorrenza essere modificati con l’aggiunta, per esempio, di tinte più moderne che vanno dal giallo al viola, dal turchese al verde e all’arancione.

Bisogna tenere presente che questo stile è stato influenzato da diversi periodi storici: si avrà un tocco di rustico Far West oltre allo stile hippy, ma anche l’etnico dell’Africa e dell’India che deve fare i conti con lo stile nordico, onnipresente dappertutto. Per dire che non è affatto sbagliato far apparire tutti quegli elementi che possano essere riportati a questo tipo di stili: per esempio, piume e cuoio che facciano pensare ai nativi americani e ai cowboy, pizzi e fiori che richiamano gli hippy degli anni ’70, soprammobili in legno di colore scuro, come quelli di stile etnico, ma anche complementi d’arredo molto colorati e tessuti orientaleggianti.

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Come scegliere i sistemi anti-intrusione giusti per una casa sicura https://www.movimondo.org/come-scegliere-i-sistemi-anti-intrusione-giusti-per-una-casa-sicura/ Mon, 27 Jan 2020 07:00:13 +0000 http://www.movimondo.org/?p=194 Come rendere sicura la nostra casa? Proteggere la nostra casa dall’intrusione di eventuali malintenzionati significa proteggere in primo luogo la nostra famiglia e la nostra intimità, e solo in un secondo momento i nostri beni materiali. Ecco perché è importante investire su sistemi anti-intrusione efficaci, al fine di rendere la nostra casa sicura e a […]

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Come rendere sicura la nostra casa? Proteggere la nostra casa dall’intrusione di eventuali malintenzionati significa proteggere in primo luogo la nostra famiglia e la nostra intimità, e solo in un secondo momento i nostri beni materiali. Ecco perché è importante investire su sistemi anti-intrusione efficaci, al fine di rendere la nostra casa sicura e a prova di effrazione.

Principali sistemi anti-intrusione per una casa davvero sicura

I sistemi anti-intrusione disponibili sono tanti, ma tutti hanno lo stesso obiettivo: impedire intrusioni e effrazione da parte di scassinatori e topi d’appartamento. Il modo migliore per evitare visite sgradite è quello di andare ad intervenire sulle parti più vulnerabili delle nostre abitazioni, ovvero, i suoi punti di accesso verso l’esterno: porte, finestre, balconi e verande.

I sistemi anti-intrusione sono classificati in base in base al grado di resistenza opposta ai tentativi di effrazione. Le classi anti-effrazione vanno da 1 a 6, dove la classe 1 è la meno resistente e la classe 6 è quella più difficile da scassinare.

Vediamo più nel dettaglio le sei classi di sicurezza:

  • Classe 1. Resistenza a tentativi di effrazione semplici: mani nude, spallate, tentativi di sollevamento.
  • Classe 2. Resistenza a tentativi di scasso con strumenti semplici: cacciavite, tenaglia, seghetto.
  • Classe 3. Resistenza a tentativi di effrazione con attrezzi pesanti: piede di porco, martello, attrezzi perforanti.
  • Classe 4. Resistenza all’utilizzo di strumenti meccanici come trapani e seghe.
  • Classe 5. Resistenza a tentativi di effrazione con trapani elettrici, seghe alternate, ecc.
  • Classe 6. Resistenza a tentativi di scasso con strumenti: trapani, seghe a sciabola, mole, ecc.

I principali e più diffusi sistemi anti-intrusione per rendere la nostra casa sicura sono:

Serramenti e le porte blindate. Solitamente per le abitazioni civili si opta per serramenti e porte con classe anti-effrazione 2-3 o 4.

Avvolgibili blindati. Realizzati in acciaio, alluminio o PVC che garantiscono un altissimo livello di protezione grazie al sistema anti-sollevamento che impedisce ai ladri di avvolgerle.

Persiane blindate. Realizzate con profili in acciaio zincato e rientrano nel grado 6 di protezione anti-effrazione, ovvero, il grado massimo.

Grate e inferriate per finestre.

Come scegliere il sistema antintrusione più adatto

La scelta dei giusti sistemi di anti-intrusione deve tenere conto di numerosi fattori tra cui: il tasso di criminalità della zona di residenza;  il livello di vulnerabilità della casa ( porte, finestre, balconi, verande, giardini perimetrali, ecc); le abitudini della famiglia (tempo trascorso fuori casa, viaggi, presenza di bambini, ecc)

Se ad esempio viviamo in un contesto ad alto tasso di criminalità, allora, bisognerebbe optare per  una combinazione di sistemi anti-effrazione ad alto grado di protezione. Lo stesso discorso vale anche se la casa o la villa è situata in un contesto isolato.

È possibile allentare il grado di protezione, invece, se si abita in una zona tranquilla e/o in un contesto urbanizzato.

Ciò che, però, è di fondamentale importanza, qualsiasi sia il contesto abitativo, per una casa sicura è porre rimedio a tutti i possibili casi di vulnerabilità della casa proteggendo adeguatamente porte, finestre, balconi e verande.

In questa scelta può essere utile rivolgersi a dei professionisti per farsi consigliare i sistemi anti-intrusione più adatti alle nostre esigenze e al nostro bisogno di sicurezza.

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